Un po’ di storia
Benuti sull’Isola di Vis, una piccola oasi di natura incontaminata nel verdazzurro mare Adriatico. Vis è situata al largo di Spalato, tra le isole dell’Adriatico meridionale, il mare aperto e lo Stretto di Otranto. Assieme alle vicine isolette Biševo (Busi), Jabuka (Pomo) e Svetac (Sant’Andrea in Pelago) forma il piccolo arcipelago omonimo.
Grazie a questa eccezionale posizione geografica, qui la storia si è intrecciata, spezzata ed è riaffiorata dal periodo della preistoria in cui sono state scoperte le prime tracce dell’insediamento dell’isola, fino a oggi.
Nel I millennio aC, qui vivevano i LIBURNI, una tribù illirica, abili pirati. Ce lo raccontano molti siti archeologici scoperti sull’isola.
IL PERIODO GRECO
La ricca storia dell’arcipelago di Vis può essere raccontata anche attraverso i resti dell’antica città Issa, la più importante colonia greca sul suolo croato, che si trovava nell’area dell’odierna città di Vis (Lissa) (nella zona di Gradina e su la penisola di Prirovo). Il tiranno Dionisio I di Siracusa detto il Vecchio, decise di trasformare Issa nel centro di colonizzazione della costa adriatica orientale.
Issa era organizzata autonomamente, secondo le proprie leggi e le proprie tradizioni. Coniavano la propria moneta, hanno sviluppato la loro flotta, producevano oggetti in ceramica, erano abili comercianti e coltivavano viti. La prima goccia di vino paradisiaco dell’Isola di Vis ha avuto origine proprio ai tempi degli antichi greci. I vini di Vis erano apprezzati fin dall’antichità e celebrati dallo storico Agatarchide di Cnido nel II secolo a.C.
ARRIVANO I ROMANI
Nel I secolo aC Issa “flirtò” con i romani, divenendone alleata sull’Adriatico. Questo durò fino al periodo del potente Cesare che sconfisse Pompeo nella Guerra Civile e trasformò Issa in un suddito di Roma, politicamente dipendente dalla nuova colonia romana di Salona.
A Issa peròc ontinuarono a parlare la lingua greca, a sviluppare il commercio, visitavano teatri e vivevano bene, come anche testimoniano i resti delle grandi terme di epoca romana. Tuttavia, ogni periodo prima o poi finisce e così, con l’indebolimento dell’Impero Romano, l’isola di Vis entrò lentamente in un nuovo capitolo della storia, segnato dall’arrivo di nuovi coloni di origine slava nel VII secolo, I CROATI. I nuovi abitanti si sono inseriti perfettamente nella vita dell’isola acquisendo le capacità marittime degli indigeni e continuando a coltivare colture agricole mediterranee. Tra l’altro erano abilissimi pirati. Alla fine del X secolo provocarono l’ira dei veneziani che attaccarono e distrussero Vis.
La vita dell’isola si spostò nell’entroterra e Vis divenne un’oasi per l’aristocrazia dell’isola di Hvar (Lesina), che vi costruì ville e sfruttò i suoi campi e gli abitanti.
Segue un periodo storico turbolento in cuil’isola viene attaccata dai catalani al servizio del re di Napoli, ed su di essa incombe il pericolo imminente di attacchi da parte di turchi e arabi. Gli abitanti dell’isola costruirono per difendersi case fortificate. Così si formarono gli insediamenti di Kut e Luka, dai quali si è successivamente sviluppata la città di Vis.
Nonostante tutto, Vis divenne un importante porto dell’Impero Veneziano e un punto d’incontro del Medio Oriente con l’Europa.
Così, questa piccola isola in mezzo al mare Adriatico passa di mano in mano delle grandi potenze europee. Quando la Repubblica di Venezia crollò, Lissa passò sotto il dominio dell’Austria e poi, con l’arrivo di Napoleone, della Francia. Gli inglesi entrarono in gioco nel 1810 quando occuparono l’isola e ne saccheggiarono le fortificazioni. Era il periodo di contrabbando di merci britanniche di cui era vietata l’importazione e anche il periodo del cricket, il passatempo preferito dei nuovi arrivati britannici.
Dal 1815 Vis è tornata a fiorire economicamente e culturalmente sotto il dominio austriaco. I suoi abitanti vengono apprezzati come abili pescatori e marinai, e il vino prodotto sull’isola diventa famoso nelle società più eleganti di tutta l’Europa.
Sfortunatamente, all’inizio del XX secolo, una malattia della vite distrugge i raccolti e anche i redditi della maggior parte dei residenti che emigrano verso paesi d’oltremare.
La battaglia di Vis del 20 luglio 1866
La battaglia di Vis fu uno scontro navale nell’ambito della terza guerra d’indipendenza italiana e si svolse il 20 luglio 1866 sul mar Adriatico, tra la Kriegsmarine, la Marina da Guerra dell’Impero austriaco e la Regia Marina del Regno d’Italia. Fu la prima grande battaglia navale tra navi a vapore corazzate. L’ammiraglio Tegetthoff guidò la flotta austriaca nel canale di Vis per difendere l’isola. La flotta, relativamente piccola e obsoleta, è riuscita a sconfiggere le magnifiche e moderne navi da guerra italiane in una battaglia che durò quattro ore.
Il XX secolo
Vis fece parte dell’italiano Governatorato della Dalmazia dal 1941 al 1943, quando fu incorporata nella provincia di Spalato. Alla fine della seconda guerra mondiale l’isola servì da rifugio a Tito e in seguito, per la sua posizione strategica, fu una base navale militare jugoslava con oltre trenta strutture militari, tra cui un ospedale militare sotterraneo e un tunnel per riparare le navi da guerra. Il turismo rimase estraneo all’isola, nessuna visita di stranieri era consentita, niente costruzioni di grandi complessi alberghieri e oasi o villaggi turistici. Visa divento un’enclave militare, isolata, dalla quale i suoi abitanti migrano costantemente.
Nel maggio 1992 l’esercito jugoslavo lasciò l’isola e con quest’atto aprì lo spazio a nuove possibilità e direzioni di sviluppo. Fatto sta che Vis ha mantenuto il suo fascino d’isola arcaica al crocevia di periodi storici e di culture e paesi spazialmente e ideologicamente distanti proprio per il suo isolamento e per la mancata influenza di fattori esterni e investimenti in progetti di sviluppo.
L’Isola di Vis è ora completamente aperta al futuro. E in futuro vedremo cosa le porterà.
Dove andare e cosa vedere
L’Isola di Vis offre molto per tutti coloro che sono pronti a esplorare e abbandonarsi senza compromessi alle meraviglie di quest’isola. Chi ci ritorna, riscopre nuovamente il suo fascino.
L’entroterra
Oltre alle città di Komiža e Vis, che meritano sicuramente di essere esplorate, l’isola è piena di baie, calette e spiagge e il suo interno è densamente tratteggiato da strade e sentieri che si diramano dalla vecchia strada austriaca da Vis a Komiža.
Vagando per gli splendidi paesaggi dell’entroterra, si scoprono luoghi incantevoli che ancora conservano tracce della storia e dello spirito tradizionale dell’isola.
Vicino al villaggio di Podhumlje, in una pineta in cima alla collina, si trova Lokva, una piscina neolitica per la raccolta dell’argilla. Sebbene abbia diverse migliaia di anni, è perfettamente conservata e vale la pena visitarla godendosi la natura tutt’intorno. Attraverso il bosco si può uscire al belvedere dove si intravedeil sito archeologico Vela Gomila noto come il “faro di Teuta” del IV secolo aC. Si ritiene che all’epoca fosse il più grande faro in questa parte dell’Adriatico.
Trovandovi già nelle vicinanze, sarebbe un peccato non visitare l’affascinante borgo di Talež, fondato tra il XVIII e il XIX secolo. Nel 2000 è stato restaurato al suo aspetto originale.
Il vilaggio di Plisko polje e il cricket sull’isola di Vis
Dal punto più elevato dell’altopiano di Vis, la cima di Sveti Vid, si possono ammirare borghi e villaggi dell’isola, le meraviglie della natura e la pista dell’ex aeroporto delle forze alleate. Solo il piccolo villaggio di Plisko polje rimane nascosto ai piedi della collina.
Cosa c’è di così interessante in questo piccolo villaggio remoto? A Plisko polje, oltre a mangiare con gusto nella taverna locale e bere dell’ottimo vino di casa, si può anche giocare a cricket.
Diversi appassionati dell’isola hanno deciso di rinnovare una tradizione vecchia di circa 200 anni (portata sull’isola, ovviamente, dagli inglesi) e di fondare un club di cricket che porta il nome dell’ammiraglio Sir William Hoste. Così già da quattordici anni giocatori provenienti dalla Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda e Croazia vengono qui per “farsi una partita” di cricket e divertirsi.
Nell’entroterra dell’isola di Vis c’è molto altro da scoprire. Per esempio: arrivare alla vetta più alta dell’isola situata sul monte Colmo o San Giorgio (Hum, 585 m.), visitare la Grotta segreta di Tito, fare trekking o cycling. Lasciamo a voi la scelta!
Spiagge, calette e baie
L’Isola di Vis è una fonte inesauribile di sorprese da scoprire per chi approda la prima volta ma anche per tutti quelli che ci ritornano. C’è sempre qualcosa di nuovo da trovare, che sia una specialità gastronomica, i resti di edifici storici o un’isola del suo arcipelago.
La bellezza abbagliante e sempre visibile che non smette mai di attrare sono le sue spiagge, calette e baie, il mare limpidissimo, le sorgenti sottomarine di acqua dolce, e l’abbondanza di ombra fornita da una florida vegetazione.
Il profumo del mare, lo sciabordio delle sue onde, il fruscio della natura e il calore dei raggi del sole creano un’esperienza estiva da ricordare per molto tempo.
La spiaggia più popolare della città di Vis è Prirovo, che si trova sull’omonima piccola penisola nel porto della città. Per i naturisti, l’ideale è la spiaggia Punta od Biskupa, che si estende su lastre di pietra naturale in pendenza e rocce.
Le spiagge di sabbia si trovano nelle baie di Milna, Brgujac, Parja e Stončica.Da non perdere èl’incantevole spiaggia di Zaglav con sabbia scintillante, una delle più belle spiagge della costa adriatica.
Per gli avventurieri, ci sono le immersioni lungo la spiaggia di Vela Smokova, dove potranno esplorare l’ala affondata di un aereo della seconda guerra mondiale.
Grandovec, Vela Svitnja, Bili Bok sono bellissime spiagge che vale sicuramente la pena esplorare. Tra queste spiccano Srebrna, che prende il nome dalla lucentezza argentea dei suoi grandi ciottoli al chiaro di luna, e Stiniva.
La spiaggia di Stiniva è stata dichiarata la spiaggia più bella d’Europa nel 2006. Si può raggiungere in barca oppure a piedi percorrendo un sentiero ripido. Molti troveranno qui il paradiso che hanno sempre cercato: mare cristallino, ciottoli bianchi e come sfondo scogliere mozzafiato.
Mamma Mia! ci risiamo sull’isola di Vis
Nell’estate del 2017, l’isola di Vis si è trasformata in un palcoscenico hollywoodiano. Per ventiquattro giorni le meraviglie della natura di quest’isola hanno fatto da sfondo alle riprese del sequel del leggendario film Mamma Mia! che si basa sull’omonimo musical con canzoni del gruppo musicale pop svedese ABBA.
A quei tempi, il passante casuale poteva incontrare Pirce Brosnan, Amanda Seyfried o Colin Firth sulle spiagge e nei caffè di Vis. Si viveva come in un film!
Le location per le riprese erano principalmente le città di Vis e Komiža e la spiaggia di Barjoška.
Alcune scene sono state girate nel porto di Vis, dove attracca il traghetto. A pochi passi si trova la pizzeria e la pensione Dioniso, le cui porte e scale vicine hanno fatto da sfondo al mercato in stile greco, che presentava generi alimentari importati dai mercati greci.
A Komiža, il ristorante Jastožera è stato trasformato in una taverna greca. Il ristorante è molto conosciuto tra i diportisti. Per vivere un momento da film e godere della vista sulla spiaggia e il mare assaporando ottimi piatti locali come nel film Mamma Mia! Ci risiamo, si deve prenotare in anticipo.
Per visitare la spiaggia di Barjoška, dove sono state girate quasi tutte le scene in spiaggia, la migliore soluzione e arrivare dal mare. Appena approdate, cantate una canzone degli ABBA, immergetevi nel bellissimo mare cristallino e trasformatevi per un momento in uno degli attori famosi del film. A volte è meraviglioso sentirsi liberi di essere quello che vogliamo!
Oltre a Barjoška, anche le spiagge di Stiniva e Srebrna hanno avuto il loro ruolo nel film.
Il consiglio in più
È difficile esaurire tutte le possibilità che l’isola di Vis offre.
Per un lungo periodo questa è stata un’area militare riservata e isolata dal turismo. Questo isolamento ha impedito di disturbare il fragile equilibrio tra natura e urbanizzazione. Oggi gli appassionati di storia possono visitare i labirinti dei tunnel sotterranei e le miniere dell’ex esercito JNA, la Grotta di Tito, esplorare i resti dell’aeroporto della II Guerra Mondiale e nel sottomarino dell’isola scendere nei musei subacquei per scoprire aerei affondati, velieri, sottomarini e navi da guerra.
E se questo non bastasse, ecco qualche altro sito da non perdere:
- Il museo archeologico di Vis è situato nella fortezza austriaca di Batarija. In esposizione si trova una delle più grandi collezioni di anfore in Europa completamente conservate nonché una bella collezione di reperti appartenuti alla colonia greca di Issa. Uno degli oggetti esposti di maggio valore è la testa bronzea della dea greca della caccia Artemide.
Qui si possono ottenere tutte le informazioni sulla necropoli, le terme e gli altri reperti storici di Vis.
- Gli antichi monumenti della città di Vis – resti dell’antico insediamento greco di Issa, fondato nel IV secolo aC. I resti di Issa aspettano gli amanti della storia sulla collina Gradina vicino alla città di Vis e nel parco archeologico Martvilo. Da visitarec’è anche il monastero del XVI secolo sulla penisola di Prirovo, sorto sui resti del teatro antico.
- Il Forte britannico di Fort George è la più grande fortezza sull’isola è si trova all’ingresso occidentale del porto di Vis. Fu costruito dalla British Royal Navy nel 1813 quando gli Inglesi si stabilirono sull’isola dopo aver sconfitto la Francia. Il tramonto visto da qui è favoloso ed è per questo che vengono organizzati eventi estivi, concerti, spettacoli teatrali e matrimoni con vista spettacolare!
E molto altro ancora…